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14 febbraio 2011 1 14 /02 /febbraio /2011 16:40

Una preparazione semplice ma gustosa per un piatto unico:

 

INGREDIENTI:

250 g. di farina, 100 ml di olio d'oliva extravergine, 100 ml di acqua tiepida,

sale q.b., 1 cucchiaino di lievito, 150 g di porri, 200 g di salmone fresco,

1 uovo.

 

PREPARAZIONE:

In una terrina metti gli ingredienti per l'impasto che deve risultare morbido,

distribuiscilo  nella teglia oliata, aggiungi i porri affettati finemente e spezzetta il salmone, ricopri con l'uovo sbattuto e inforna a 180° per ca. 40 minuti.

Puoi servire la torta tiepida o fredda.


 N.B.= gli ingredienti per il ripieno possono cambiare, ad esempio con zucchine e bresaola oppure patate e nasello.

Il risultato è ottimo, riempie e non appesantisce.

con una spremuta d'arancia  alla fine, il pranzo è completo e leggero.

BUON APPETITO!                          CP.

 

 


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10 febbraio 2011 4 10 /02 /febbraio /2011 15:44

Ciao!

questa settimana mi sono messa a dieta, mi sentivo l'addome gonfio e l'intestino  pigro, così mi sono prefissata una piccola dieta ed ora mi sento meglio.

Vi voglio spiegare cosa ho fatto:

ore 7,15 Colazione - una tazza d'orzo, due fette biscottata con miele.

ore 10,30 Spuntino -  uno yogurt alla frutta.

(da fare per tutta la settimana)

Pranzo e Cena varia

ore 13,00 Pranzo - frittata con contorno di verdure cotte - oppure un risotto allo zafferano e una insalata di finocchi - oppure nasello al vapore con verdure cotte al forno - oppure petto di pollo ai ferri e una insalata di radicchio rosso.

La frutta è meglio non mangiarla subito dopo pranzo, ma l'ananas va bene io l'ho sempre mangiato dicono che bruci i grassi.

ore 16,30 - tisana di menta e melissa. (tutti i giorni)

ore 20,00 Cena - minestrone di verdure e 1 sogliola al vapore + 1 arancia o 1 spremuta - oppure zuppa di legumi - oppure pasta condita con verdure alla julienne - oppure riso lessato e tonno alla piastra.

provate! io ho iniziato lunedì 7/2, oggi è il 4° gg. e mi sento già meno gonfia.

                                                                                                                           CP.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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5 febbraio 2011 6 05 /02 /febbraio /2011 13:39

Una tutina azzurra prendeva il sole appesa ad uno stendino sul balcone di una casa, era felice perchè apparteneva ad un piccolo bambino di 6 mesi di nome Marco, era orgogliosa di lui, quando l'indossava profumava di pulito e sembrava proprio un ometto.

Mentre si gongolava al sole arrivò una folata di vento che la staccò dallo stendino e la fece alzare in aria in un turbinio di movimenti, tutina si accorse che se stendeva le maniche poteva volare  e così un po' meravigliata cominciò a muovere le maniche a destra e a sinistra e voloò più in alto; sorvolò il tetto della casa vicina, attraversò il prato, poi una strada e virò a destra verso il bosco di querce, lì si fermò sopra un grosso ramo per riposare.

Sopra un ramo vicino c'era un nido con tre piccoli uccellini che cinguettavano con il becco aperto perchè aspettavano il cibo.

Tutina li salutò, gli uccellini in coro le dissero di avere tanta fame e anche tanto freddo ma la loro mamma non era ancora tornata, tutina non poteva dagli da mangiare ma avvolse le maniche attorno ai loro corpicini finchè al calduccio non si addormentarono.

Al ritorno la mamma degli uccellini si sbarazzò di tutina facendola cadere dal ramo, a terra tutina non aveva più le forze per rialzasi in volo e si rattristò perchè era lontana da casa e da Marco e pensò che sarebbe diventata brutta vecchia e straccia in quel posto.

Il vento era dispiaciuto di aver mandato tutina così lontana da casa e con un soffio la rianzò da terra e soffiando ancora più forte la fece ritornare alla sua casa, la depose in un angolo del balcone, lì la mamma di Marco la trovò e disse: - ecco d'overi finita, il vento ti aveva strappata dallo stendino e pensavo di averti persa, Marco sarà contento di poterti indossare  ancora per un po'.

                                                                                                             CP.

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4 febbraio 2011 5 04 /02 /febbraio /2011 18:40

C'era una volta, in un prato fiorito, una bambina dai capelli biondi che giocava a raccogliere margherite per farne ghirlande da intrecciare nei suoi riccioli e coroncine da portare alla mamma; era felice perchè era una bella giornata di primavera, l' erba tenera le solleticava i piedi, il sole riscaldava l' aria e il profumo dei fiori le dava una grande gioia; alzando gli occhi verso il cielo terso vide delle farfalle volare qua' e la', avevano colori meravigliosi, alcune erano piccole altre più grandi ma erano entrambe magnifiche.

La bambina le inseguì perchè le voleva prendere per vederle da vicino.

Una farfallina si accorse e avvertì le altre:

- Guardate!! Quella bambina ci rincorre!!

- facciamo una danza intorno a lei così potrà vedere quanto siamo belle.

fecero un grande girotondo intorno alla bambina che era meravigliata e ebbe il desiderio di prenderle e portarle a casa.

Vicino c' era una farfalla bianca che disse loro:

- State attente farfalline! Perchè gli umani rimangono stupiti dai vostri colori ma il loro scopo è catturarvi, prendervi tra le mani per osservarvi poi, il risultato è che le vostre ali non saranno più in grado di farvi volare e subentrerà la morte. 

- Non dategli retta! disse la farfalla color ocra e marrone, è solo invidiosa della nostra bellezza e dei nostri colori, lei è così insignificante!...

- Fate come volete! Io vi ho avvertito.

le farfalle fecero diverse acrobazie intorno alla bambina che rideva correndo, ora però in mano aveva un retino e alzandolo verso di loro riuscì a catturarle.

Felice corse in casa e coprì le farfalle con un vaso di vetro trasparente; così disse: - Vi guardo mentre gioco con le mie bambole.

Le farfalline cominciarono ad avere paura perchè lì sotto non respiravano.

Ogni tanto la bambina le guardava ma non faceva nulla per liberarle, non si rendeva conto della loro sofferenza. La farfalla bianca stava volando sul davanzale di quella casa. Si accorse che le farfalle colorate erano prigioniere, non sapeva come aiutarle perchè non aveva la forza per spostare il vaso di vetro, così andò a chiamare il suo amico topolino che viveva in fondo al giardino vicino al muretto di sassi e lo pregò di salvare le sue compagne.

Il topolino che voleva bene alla farfalla bianca entrò in casa e cominciò a spingere il vaso facendolo cadere dal mobile, andò in mille pezzi, le farfalline erano finalmente libere e ringraziarono il topolino che disse loro:- Non dovete ringraziare me  ma la farfalla bianca che anche se è più vecchia di voi e non ha i colori dell' arcobaleno, vi ha salvato la vita e vi ha insegnato che la vera bellezza sta nell' anima.

 

                                               CP

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26 gennaio 2011 3 26 /01 /gennaio /2011 16:59

La mia padroncina Martina, mi ha scelto fra 5 cuccioli, miei fratelli e sorelle; avevo capito subito che avrebbe scelto me!

Arrivata nella mia nuova casa, mi sentivo un pò triste per la mancanza della mia mamma ma le coccole di Martina mi hanno fatto dimenticare mamma in pochi giorni.

Martina mi ha chiamato Schila ed io sentivo ripetere questo suono in continuazione, era un  suono strano mai sentito prima e non capivo.....!!.

ma sono una cagnolina intelligente e dopo poco ho capito che era il mio nome.

Insieme andavamo a fare passeggiatine e per me era tutto nuovo, gli odori, i suoni, i rumori e non nego di aver avuto molta paura le prime volte; annusavo negli angoli della strada sentivo gli odori di altri cani, delle persone che si fermavano a farmi i complimenti - perchè a quanto pare sono proprio una bella cagnolina!- mi sentivo eccitata e felice.

Tornata a casa avevo la mia bella razione di pappa e acqua fresca, un bel riposino e poi tante corse nel piccolo giardino.

Ho imparato tante cose: faccio pipì e pupù sempre fuori altrimenti mi sgridano e io non voglio! poi al comando stò seduta, ferma, prendo la palla e la riporto a Martina e poi non salgo mai sul divano e neppure sui letti, anche se ammetto di salirci quando non mi vedono, sono così comodi e morbidi!.

Ora ho sette mesi, conosco gli odori di tutte le amiche di Martina e tante altre persone che frequentano la casa, tutti sono molto gentili con me e mi fanno un sacco di coccole, mi trovo bene quì e mi sento un cane da salotto.

bau! bau!

                 CP.

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22 gennaio 2011 6 22 /01 /gennaio /2011 16:38

Ciao!, un amico cacciatore mi ha regalato due bei fagiani, qualcuno sa come si fa a spennarli?

 

Le piume sono durissime  e mi sono rovinata le mani a forza di tirare, ci sarà un sistema per ammorbidirle!!

 

Intanto ho già in mente la ricetta:

 

Mi hanno detto che due fagiani che pesano ca. 1 kg. l'uno bastano per 6-8 persone.

 

Ammettendo di aver già spennato, pulito e lavato i fagini, tagliarli a pezzi grossi, metterli in una terrina con sedano, carote, cipolle e coprirli di vino rosso per tutta la notte.

In una casseruola mettere olio, i pezzi di fagiano scolati, sale, un battuto di aglio,rosmarino, salvia e far rosolare per pochi minuti, aggiungere i funghi e portare a cottura. (1 ora ca.)

A parte, preparare una salsina con le verdure della marinata tritate e il pomodoro, aggiungendo ogni tanto un po' di vino rosso (usando sempre quello della marinata), far restringere e unire in casseruola con il fagiano, aggiustare di sale, pepe e finire la cottura.

Buon appetito!

                           CP

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12 gennaio 2011 3 12 /01 /gennaio /2011 16:50

E' quasi ora di pranzo e alcuni amici passano a casa mia  per un saluto,  posso offrirvi un aperitivo? chiedo.......OK .......

 

Mi sono trovata a dover preparare un aperitivo ma nel frigorifero avevo un solo crodino, così (facendo finta di nulla) ho preso lo shaker, ho versato il crodino, ho aggiunto del te alla pesca in quantità pari a due bicchieri ed ho aggiunto del vino bianco secco pari a mezzo bicchiere  il tutto shakerato e versato in coppette che si sono colorate di un bel rosa pesca - ed il gusto aveva un misto di dolce/ amaro molto gradevole, con mia sorpresa è piaciuto e mi sono sentita sollevata.

 

morale: con poco si può offrire tanto basta un pò di fantasia e la voglia di stare insieme.

                                                                                                                                                                      CP

   


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8 gennaio 2011 6 08 /01 /gennaio /2011 16:25

C' erano una volta, nella campagna di Lanternino,  3 pastori che dovevano portare il gregge su per i pascoli di alta montagna.

Partirono alle 3.00 del mattino e ognuno per strade diverse; in cielo c' erano ancora le stelle che aiutavano i pastori a trovare i sentieri.

Ad un bivio si salutarono e Serafino, pastore più giovane prese la strada sulla sua destra che doveva portare alla cima del Monte Bondone.

I sentieri erano stretti e le pecore dovevano avanzare in fila per due, Serafino era molto bravo a farsi ubbidire e tutto proseguì bene fino a che... si accorse di aver smarrito una pecora; la chiamò e fischiò per molto tempo ma della piccola pecora nessun segno.

Serafino si fermò a far brucare le pecore in una radura e lì si preparò per la notte; la luna era alta in cielo ma improvvisamente venne oscurata da nuvoloni neri come la pece, attorno a sè  non vedeva nulla e la paura si impossessò di lui.

Si mise ad ascoltare ogni piccolo rumore, quando ad un certo punto... sentì un fruscio tra le frasche alle sue spalle e subito dopo un ringhio pauroso; era un lupo. Serafino si armò subito del bastone e cercò fra le sue cose una lampada per vedere meglio ma non la trovò e si fece prendere dal panico ma ad un certo punto in lontananza vide avvicinarsi uno sciame di lucciole                 ( sembravano mandate dalla provvidenza )   che illuminarono tutta la zona " E LUCE FU' " così vedendo dov' era il lupo riuscì a cacciarlo via. Al mattino guardando in un burrone ritrovò la sua pecora smarrita, la portò in salvo e proseguirono la strada fino al pascolo più verde del Monte Bondone.

                                                                                                  FINE

                                                                                                                CP

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7 gennaio 2011 5 07 /01 /gennaio /2011 16:31

Il signor Ugo era un tipo burbero di circa 70 anni che viveva tutto solo in una casa immensa e spoglia.

Nel parco lì vicino dei bambini giocavano a pallone gridando ed esultando ma il sig. Ugo non  tollerava gli schiamazi e i rumori così tutti i giorni apriva la finestra ed imprecava contro di loro.

Un giorno un pallone purtroppo ruppe il vetro di una sua finestra ; i bambini erano dispiaciuti ma conoscendo il sig. Ugo avevano paura di andare a riprendere il pallone; in due si fecero coraggio ed andarono a suonare il campanello.

Ugo uscì tutto rosso in viso dalla rabbia, cominciò ad imprecare contro i bambini dicendo parolacce; in mano aveva un punteruolo, prese il pallone e lo bucò davanti ai loro occhi, dicendo che dovevano risarcire anche il prezzo del vetro rotto.  I bambini scapparono impauriti ; andarono a casa a raccontare che cosa era successo ai genitori. In paese nessuno poteva sopportare il sigor Ugo perchè era maleducato e sgarbato con tutti , se qualcuno uomo o animale si avvicinava alla sua proprietà di sicuro veniva preso a ciabattate.        

C' era solo la signora Ginevra che aveva pietà per il vecchio, così andò a parlare con i bambini dicendo di andarlo a trovare per fargli un pò di compagnia e non solo per andare a riprendere il pallone.  Così fecero e capirono che il sig. Ugo non era poi così cattivo, aveva solo bisogno di un pò di compagnia.

E da quel giorno il sig. Ugo diventò amichevole e simpatico con tutti.

                                                                                      

                                                                                          FINE

                                                                CP

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7 gennaio 2011 5 07 /01 /gennaio /2011 15:52

Tutte le riccette del baccalà, sono laboriose e ci vuole tanto tempo a prepararle.

Il giorno della Befana, l'ho preparato velocemente e mettendoci la metà del tempo. Ho preso del bacalà già dissalato, l'ho lasciato scongelare, tagliato a pezzi ( risparmiando così il tempo di metterlo a bagno per 2 gg per fargli perdere il sale ).

Ho proceduto poi ad infarinare i pezzi ed a friggerli ( procedura più lunga ) ; in un altro tegame ho preparato la cipolla soffritta con alcuni filetti di acciughe, ho immerso i pezzi di baccalà bagnati col vino bianco e li ho lasciati bollire fino a che il vino si è evaporato. Dopo di che... ho versato il latte fino a coprire tutto il pesce; ho lasciato cuocere a fiamma molto lenta per 15min ca. e ho versato poco pomodoro con abbondante prezzemolo lasciando poi completare la cottura.

Una volta cotto ho aggiustato di sale , messo il pepe e una noce di burro sciolto.   

tempo di preparazione : scongelato il giorno  prima - cotto a fuoco lento in tutto per 1 ora.

 

QUESTO è IL BACCALA' ALLA VICENTINA RIMIXATO da me e molto più veloce e vi garantisco che il gusto nn varia.                    

 

                                                                             CP

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  • : il mio blog consiste nel raccontare storielle per bambini - ricette di cucina e consigli utili per la casa.
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